Grazie a un impianto fotovoltaico possiamo sfruttare l’energia rinnovabile del sole per i nostri consumi domestici, aiutando l’ambiente, riducendo le emissioni inquinanti e ottenendo un importante risparmio energetico.
Vediamo come possiamo ottenere l’indipendenza energetica e vivere in una casa autosufficiente grazie all’impianto fotovoltaico.

Fotovoltaico e rinnovabili

Fino a qualche tempo fa avere una casa autosufficiente energeticamente poteva sembrare un sogno, ma da qualche anno vivere senza bollette è possibile grazie alle nuove tecnologie e alle fonti rinnovabili.

Le bollette possono incidere molto sul bilancio familiare ma grazie a un impianto fotovoltaico saremo di grado di produrre l’energia di cui abbiamo bisogno in modo autonomo, senza doverla acquistare dal distributore locale.

Un impianto fotovoltaico fornisce diversi benefici, soprattutto in termini di consumo energetico e impatto ambientale: sfruttare l’energia dei pannelli solari ci permette da un lato di ridurre le bollette delle utenze domestiche e dall’altro si inserisce come uno strumento fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Le fonti di energia rinnovabile rappresentano infatti l’alternativa più valida e sicura ai combustibili fossili inquinanti, come petrolio, gas e carbone, permettendoci di minimizzare al massimo le nostre emissioni di C02 e fornendo un grande beneficio al pianeta.

Al momento attuale, le fonti rinnovabili rappresentano la seconda fonte di energia elettrica al mondo e contribuiscono al 26% del fabbisogno energetico globale, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere almeno il 30% entro il 2040, se vogliamo raggiungere gli standard minimi di qualità dell’aria per fronteggiare la crisi climatica e ambientale che stiamo vivendo.

Come funziona un impianto fotovoltaico

Ma come funziona esattamente un impianto fotovoltaico? Gli impianti fotovoltaici sfruttano la capacità dei pannelli solari di assorbire le radiazioni solari, trasformandole in energia: questa, tramite un meccanismo detto inverter, verrà trasformata in corrente alternata, pronta ad essere utilizzata per i nostri consumi domestici. Grazie a due specifici meccanismi, ovvero l’autoconsumo e lo scambio sul posto, potremo ottenere un importante risparmio con il fotovoltaico, fino ad avere una casa completamente autonoma dal punto di vista energetico.

Se stiamo per traslocare in una nuova abitazione, è importante effettuare per tempo anche il trasloco delle utenze, per non rischiare di ritrovarsi senza le utenze allacciate. Al momento di effettuare il trasferimento delle utenze dovremo però avere chiaro in mente quali operazioni effettuare. Se stiamo traslocando in una casa di recente costruzione, dunque sprovvista dei contatori di luce e gas, dovremo fare richiesta per un allaccio luce e gas: questa operazione permette di installare un nuovo contatore in un edificio che prima ne era sprovvisto. É un’operazione fondamentale per attivare le utenze domestiche, ha un costo medio intorno ai 450 euro e può richiedere una tempistica dai 30 ai 60 giorni lavorativi. Se il contatore e il contratto delle utenze risultano ancora attivi, dovremo fare richiesta per una voltura di luce e gas, così da andare semplicemente a modificare i dati dell’intestatario delle utenze.

Sistema di accumulo fotovoltaico, cos’è

Se il nostro obiettivo è una casa autosufficiente energeticamente, una buona soluzione è quella di abbinare al proprio impianto fotovoltaico un sistema di accumulo: si tratta di speciali batterie in grado di immagazzinare l’energia elettrica prodotta dai pannelli ma non ancora utilizzata per i consumi domestici. Un sistema di accumulo permette dunque di ottimizzare i consumi di energia, offrendoci la possibilità di sfruttare l’energia stoccata in un secondo momento, ad esempio durante le ore serali e notturne quando i pannelli non sono più in grado di produrre energia. Così facendo non dovremo acquistare energia dal distributore locale, ma potremo utilizzare l’energia già in nostro possesso, raggiungendo l’autosufficienza energetica.

Quando conviene installare un sistema di accumulo fotovoltaico

É possibile installare il sistema di accumulo direttamente con l’impianto solare oppure scegliere di aggiungerlo in un secondo momento. Ma quando conviene installare un sistema di accumulo? Prima di scegliere se installare o meno un sistema di accumulo è importante conoscere i propri consumi energetici quotidiani.

Un impianto solare fotovoltaico tradizionale permette di sfruttare l’energia nel momento in cui questa viene prodotta, ovvero durante le ore del giorno quando l’irraggiamento solare è al massimo. Questa è la soluzione ideale se la maggior parte dei nostri consumi sono concentrati nella fascia oraria F1, ovvero tra le 8:00 e le 19:00. Ma non sempre questa abitudine è diffusa tra i consumatori.

Molti infatti appartengono a un regime biorario, di conseguenza sfruttano per i loro consumi domestici la fascia F23 (19:00-08:00) approfittando del costo inferiore della componente energia. In questo caso installare un accumulo fotovoltaico può rappresentare uno strumento prezioso, perché permetterà di sfruttare l’energia immagazzinata durante il giorno, senza doverla acquistare dal fornitore locale.

Conoscere le proprie abitudini di consumo è molto importante perché ci consente di avere una panoramica precisa e aggiornata sulle nostre abitudini di consumo fornendoci anche degli strumenti per capire come risparmiare sulle bollette.

Spesso si pensa che un impianto solare produca energia solo durante le giornate particolarmente calde e soleggiate, ma è bene sapere che un impianto fotovoltaico funziona anche senza sole e ci permette di produrre energia elettrica anche quando il cielo è coperto o nelle giornate piovose. Questo è possibile perché i pannelli fotovoltaici sono in grado di catturare energia anche quando l’irraggiamento solare è molto basso, fornendoci un apporto costante di energia per tutto l’anno.

Impianto fotovoltaico e autosufficienza energetica

Oltre a sfruttare una fonte di energia rinnovabile come il solare, contribuendo alla riduzione delle emissioni di C02, un impianto fotovoltaico ci garantisce un effettivo risparmio sul costo della bolletta, permettendoci in alcuni casi di raggiungere l’autosufficienza energetica, annullando di fatto il costo delle utenze domestiche.

Per conoscere quanto si risparmia con il fotovoltaico e come possiamo ottenere una casa completamente autosufficiente è necessario comprendere il meccanismo dell’autoconsumo, ovvero il sistema che ci permette di ottenere un effettivo guadagno economico.

Il risparmio che possiamo ottenere con l’impianto solare dipende dalla quantità di energia che un utente è in grado di autoconsumare: maggiore sarà l’energia che saremo in grado di autoconsumare (ovvero prodotta esclusivamente dai pannelli solari), maggiore sarà il risparmio che potremo ottenere. Ogni kWh che il nostro impianto è in grado di produrre e noi ad autoconsumare, è un kWh di energia che non dovremo acquistare dal distributore locale per i nostri consumi energetici domestici. Qualora il totale dell’energia prodotta dal nostro impianto fosse pari a quella necessaria per soddisfare le nostre esigenze energetiche quotidiane significa che avremo raggiunto l’autosufficienza energetica con il fotovoltaico, azzerando di conseguenza le nostre bollette.

Oltre al meccanismo dell’autoconsumo, possiamo ottenere un ulteriore risparmio con il fotovoltaico, grazie allo scambio sul posto: l’energia prodotta in eccesso dal nostro impianto può essere ceduta al prezzo di costo al GSE (Gestore Servizio Energetici) che la reimmette nella rete elettrica. Anche in questo caso, maggiore sarà l’energia in eccesso che potremo cedere, maggiore sarà il guadagno che otterremo.

Occorre ricordare che potremo ottenere l’indipendenza energetica e l’autonomia elettrica in casa solo una volta che saremo rientrati dei costi sostenuti per l’installazione dell’impianto. Grazie anche ai contributi statali, potremo rientrare dei costi in breve tempo, entro 4-5 anni e iniziare subito a sfruttare il nostro impianto solare per risparmiare sulle utenze domestiche e raggiungere l’autosufficienza energetica.